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01
Maggio
2016

Casanova il suo barocco contemporaneo per la Chiesa Nuova di Roma (Fulvia Palacino / www.artemagazine.it)

PARLA L' ARTISTA CHE HA DIPINTO LA MONUMENTALE OPERA DEDICATA A SAN FILIPPO NERI NEL' ORATORIO CHE PORTA IL SUO NOME.

Roma - Philippe Casanova è nato a Parigi ma per passione vive a Roma. Proprio nella capitale alla presenza del vescovo ausiliare per il Centro Storico, Monsignor Matteo Maria Zuppi, e di Alicia e Audrey Adamczak della Facoltà Cattolica di Parigi e dell' Ecole du Louvre, il 26 maggio 2015, la Chiesa Nuova ha svelato l' ultima opera dell' artista, il quadro che Philippe Casanova ha realizzato in occasione del V centenario della nascità di San Filippo Neri: un monumentale dipinto dedicato al Santo. Lo stile della grande tela è in linea con l' intera opera dell' artista che dal 1984 si ispira al Barocco delle abbazie mitteleuropee ed italiane. Artemagazine ha incontrato l' artista per sapere di più sul nuovo dipinto e su la sua opera. L' intervista è di Fulvia Palacino.

-  Il quadro esposto alla Chiesa Nuova è dedicato a San Filippo Neri, c' è qualche altro motivo che lo avvicina al Santo oltre al V centenario della sua nascità?
 "
Sulla strada del barocco un giorno ho incontrato San Filippo Neri. Mi è sembrato talmente rappresentativo della simbiosi che talvolta sembrava esistesse tra gli uomini di Chiesa e gli artisti. Non ho smesso di essere attratto dalla personalità singolare e dall' estro di San Filippo."

- Cosa raffigura la scena?
Nella meta superiore della composizione un gruppo di angeli porta un medaglione raffigurante San Filippo Neri in estasi e sale nell' etere verso la fonte principale di luce del quadro. La luce del quadro è coerente con la luce naturale procurata dalla vetratta del Corridoio. D' altra parte questa parte della composizione è visibile dall' atrio contiguo, attraverso un' altra vetratta. La metà inferiore si ispira alla Cappella della Visitazione, che prende il nome dal quadro di Federico Barocci, particolarmente amato da San Filippo Neri, al punto che si dice che fu ritrovato numerose volte in estasi proprio davanti a quel dipinto. Questa parte del quadro si scopre entrando nel Corridoio stesso. Una maniera quindi di ricordare quel legame speciale tra San Filippo e tanti artisti del suo tempo. Si dice che perfino Michelangelo fu conquistato: sarebbe stato visto mentre inseguiva San Filippo a cavallo sul Cammino delle 7 Chiese.

- Come è nata l' idea della composizione?
"Stavo pensando al percorso che di sera si deve fare per andare ad un concerto o una conferenza nell' Oratorio. C' è l' atrio poi il corridoio. Cosi camminando li, guardandomi intorno, ho pensato di sfruttare quella vetrata per creare una opera con due sequenze due tempo di visione, come due sono gli elementi che costituiscono quello spazio". 

- Ha realizzato l' opera su commissione dell' Oratorio?
"Un po si e un po no. 11 anni fa il Preposito dell' Oratorio mi commissionò un' opera da posizionnare nel corridoio e io lo realizzai. Ma dopo qualche tempo gli Oratoriani lo avevanno spostato e la nuova collocazione mi ha fatto venire un idea per un' altra opera da esporre nel corridoio, questa. Ho rimandato tante volte fino a quando ho apreso la notizia del V Centenario del Santo. Cosi ho chiesto al Preposito di poter realizzare un' altra più grande della precedente. Spero che la nuova opera sia più bella di quella di 11 anni fa.

- Quindi questa non è la sua prima opera di "arte sacra"? 
"Nel 1994 avevo già dipinto per gli Oratoriani 16 quadri raffiguranti i luoghi nel Centro Storico dove San Filippo aveva lasciato il segno particolarmente. Poi sono stato invitato dagli Oratoriani di Londra (Brompton Oratory) mi hanno invitato a realizzare da loro lo stesso tipo di opera. Nel 2008 la Fabbrica di San Pietro in Vaticano mi ha invitato ad esporre 32 dipinti ispirati alla Basilica Petrina in occasione dei 500 anni della sua ricostruzione, inseriti nella mostra Magnificenze Vaticane. Nel 2012-2013 la moglie del collezionista François Pinault mi ha commissionato un quadro monumentale per il Santuario Mariano di Notre Dame du Laus (nelle Alpi, inaugurato il primo maggio 2013)."

- La collezione dell' Oratorio è ricca?
"La collezione dell' Oratorio raccoglie opere che vanno dal tardo Manierismo al Barocco. Barocci, Rubens, Cortona, Bacciccio, Guido Reni. Di contemporanea c' è tra l' altro un' opera monumentale di Riccardo Tommasi Feroni, donata dall' artista nel 1994 in occasione del IV Centenario della morte di San Filippo; e poi non un opera d' arte ma qualcosa di inaudito: Cy Twombly, il maestro dell' astrattismo americano amava talmente l' Oratorio che ha voluto essere sepolto proprio qui. Entrando nella Chiesa Nuova, subito a destra, su un pilastro c' è una targa tutta in latino che ricorda questo sodalizio assai inatteso."

- Dove è esposta di preciso l' opera?
 " La mia opera è e rimarra nel Corridoio di Borromini, il maestoso Corridoio che da accesso alla Sagrestia, all' archivio, al finto chiostro-giardino delle aranci, alla sala ovale, all' atrio che dicevo prima e ad altri ambienti."
- Ci racconti un po' di Lei: chi è Philippe Casanova? 
" Philippe Casanova è "un appassionato cultore della forma barocca", ha detto di me Claudio Strinati. Mi piace prendere ispirazione dall' universo barocco, liberamente, senza copiarlo, cercando di sfruttarne il dinamismo, la potenza espressiva. Sono nato a Parigi, ho studiato all' Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts e dopo di essermi diplomato mi sono trasferito a Roma, che credo sia l' epicentro del "terremoto barocco" ." 

- Da dove nasce la sua passione per il barocco? 
" Mi sento troppo legato al visibile, al sensibile, alla "Rappresentazione di corpo e di anima", come si diceva, per essere in grado di rinunciare  alla figurazione. Il Barocco ripropone l' idea del Bello, umanista e classico, aumentato, "perturbato" da un espressionismo cristiano."

- Progetti futuri? 
" Sto preparando un viaggio in Transilvania per studiarne castelli, chiese e monasteri barocchi. Ho anche in preparazione nuovi interventi monumentali all' interno  di altre chiese di Roma."

Giugno 2015 

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